Le crepe nei pavimenti in calcestruzzo, o più correttamente nelle pavimentazioni, sono un problema molto comune, sia in contesti industriali che residenziali. Ma quando si manifestano, la domanda è sempre la stessa: sono un normale assestamento o il segnale di un problema più grave?
In questo articolo analizziamo:
- le diverse tipologie di crepe nei pavimenti in calcestruzzo;
- le cause più frequenti;
- e cosa fare per valutare la gravità del danno.
Capire cosa succede sotto i tuoi piedi è il primo passo per decidere se intervenire o semplicemente osservare.
Perché si formano le crepe nelle pavimentazioni in calcestruzzo
“Ci sono due certezze nella vita: la morte e la fessurazione del calcestruzzo… noi dobbiamo lavorare per mitigare e guidare la seconda…” – G. Pagazzi
Il calcestruzzo è un materiale resistente alla compressione, ma suscettibile a variazioni dimensionali, assestamenti e sollecitazioni meccaniche. Le crepe possono essere fisiologiche (normali durante l’essiccazione) oppure sintomo di un errore progettuale e/o costruttivo, di un problema strutturale o di cedimento del sottofondo.
Tra le cause più comuni troviamo:
Ritiro plastico
Questo fenomeno avviene nelle prime ore dopo il getto. L’acqua in eccesso sulla superficie evapora rapidamente e il calcestruzzo si “ritira”, creando microfessure superficiali, spesso a reticolo.
Errori di posa e di direzione lavori
Una lisciatura eseguita troppo presto, una vibrazione insufficiente o una posa effettuata in condizioni climatiche sfavorevoli possono compromettere la stabilità del materiale e generare crepe precoci o disuniformi.
Movimenti strutturali o cedimento del sottofondo
Se il pavimento poggia su un sottofondo non adeguatamente compattato o soggetto ad assestamenti, è probabile che si formino crepe da cedimento differenziale. Questo può avvenire per errata progettazione, esecuzione o per il superamento dei carichi previsti.
Sovraccarichi o urti
Nei pavimenti industriali o nei garage, i carichi pesanti, i macchinari in movimento o l’impatto con mezzi possono generare fessurazioni localizzate, talvolta anche profonde.
Movimento termico
Le variazioni di temperatura causano movimenti nel calcestruzzo che, se non correttamente gestiti da un’adeguata progettazione ed esecuzione dei giunti di dilatazione, possono generare fessure.
Ritiro impedito
Queste crepe si formano per mancanza di libertà di movimento della pavimentazione, ad esempio per un’errata esecuzione dei giunti di isolamento, per l’assenza di uno strato di scorrimento o perché la pavimentazione è vincolata a strutture esistenti (fondazioni, pilastri, muri, pannelli perimetrali).
Tipologie di crepe e fessure nelle pavimentazioni
Capire che tipo di crepa si ha davanti è fondamentale per valutare se si tratta solo di un difetto estetico o di un campanello d’allarme.
Cavillature e/o microfessure
Sono sottili, superficiali e spesso a forma di rete. Si formano entro le prime 48 ore e, se non evolvono, sono generalmente innocue.
Le cavillature e/o microfessure sono una caratteristica frequente in una pavimentazione industriale in calcestruzzo rifinita con spolvero cementizio, in quanto possono dipendere dalle naturali operazioni di finitura e dalle condizioni termo-igrometriche presenti al momento delle lavorazioni e nei primi periodi di indurimento. Possono essere contenute eliminando l’azione diretta del sole e le correnti d’aria. Una corretta stagionatura diminuisce tale fenomeno.
Normalmente sono estremamente piccole, tanto da essere spesso individuate solo dopo una preventiva leggera bagnatura della pavimentazione. Le cavillature e/o microfessure a ragnatela non possono essere considerate un difetto, soprattutto se interessano alcune parti limitate della superficie, salvo che tale fenomeno sia accompagnato da distacchi parziali dello strato di finitura. Se tali possibili microcavillature non risultano accettabili per l’uso previsto, si dovrà prevedere un trattamento superficiale di riporto (ad esempio una verniciatura, ecc.).
Fessure
Le fessure si differenziano dalle microfessure per la forma, ampiezza e distribuzione sulla superficie della pavimentazione. Le fessure sono spesso evidenti ad occhio nudo, con un’ampiezza da qualche centinaio di micron fino a qualche millimetro. Normalmente presentano un andamento lineare irregolare o possono suddividere un riquadro di calcestruzzo in due o più zone distinte. A volte possono presentare uno scalino tra i due lembi.
Le cause della fessurazione sono molteplici, ad esempio:
- il ritiro del calcestruzzo;
- la presenza di pilastri, spigoli, vertici, spiccati in elevazione in genere;
- carichi eccessivi sulla pavimentazione rispetto alle previsioni progettuali;
- rotture dei bordi delle lastre di calcestruzzo imbarcate a causa del fenomeno del curling;
- assestamenti differiti nel tempo del supporto.
La presenza di eventuali fessure può essere classificata come difetto lieve, medio o grave in relazione soprattutto alla loro estensione e alla loro ampiezza, o anche rispetto alla specifica destinazione d’uso della pavimentazione. Al fine di garantire la funzionalità della pavimentazione, fessure sottili, con ampiezza inferiore a 0,3 mm, possono essere considerate accettabili, mentre fessure più ampie potranno essere oggetto di verifica puntuale con un semplice controllo del loro andamento e del loro deterioramento nel tempo e di puntuale manutenzione nel caso si verifichi una progressione del degrado dei cigli della fessura.
Particolari esigenze estetiche devono essere specificate dal Committente in fase di progetto. Salvo specifiche richieste del Committente, si considera accettabile la presenza di circa 10 m di fessura con ampiezza maggiore di 0.3 mm ogni 1000 m² di pavimentazione (equivalente a 1 cm/m² di fessura ammessa), valutata entro il primo anno dalla realizzazione. In ogni caso è suggerito un intervento di ripristino locale. In tal caso si dovrà provvedere a un intervento di sigillatura con sistemi resinosi adeguati, o prodotti specifici per l’intervento. Nel caso di fessure ancora attive si dovranno utilizzare dei sistemi flessibili o elastici.
La presenza di spiccati in elevazione è un potenziale pericolo per l’innesco delle fessurazioni. Per tale motivo in corrispondenza di tali particolari, dovranno essere prescritti tutti gli accorgimenti necessari per contrastare tale fenomeno. Le fessure che si creano tra la fine del taglio e gli spiccati in elevazione, causate dalla necessaria distanza di sicurezza delle attrezzature di taglio, non sono da considerarsi difetto.
Cosa fare se noti crepe nella pavimentazione
1. Osservare l’evoluzione
Se la crepa è recente, annota la data di comparsa, fai delle foto e controlla se si allunga o si allarga nel tempo. Un pavimento che continua a “muoversi” richiede un’analisi tecnica.
2. Valutare con uno specialista
Per valutare l’entità e la pericolosità di una fessura, è doveroso consultare uno specialista nell’ambito delle pavimentazioni e non avventurarsi in misurazioni e considerazioni non tecniche.
3. Analizzare il contesto
È essenziale valutare dove si trova la crepa per stabilirne la causa. Si trova in prossimità di un giunto mal eseguito? Vicino a una colonna, un pozzetto o una griglia di raccolta acque? In corrispondenza di una macchina o un carico pesante?
4. Evitare il fai-da-te
Sigillare una crepa senza averne compreso la causa può essere inutile o, peggio, controproducente. Un intervento prematuro o non corretto può nascondere un problema strutturale in evoluzione, peggiorando la situazione a lungo termine.
Crepe nelle pavimentazioni: possibili interventi
Se una fessura è ritenuta significativa a seguito di una valutazione professionale, le soluzioni possono variare in base alla causa e all’entità del danno:
- Iniezioni di resina epossidica per consolidare e sigillare la fessura.
- Taglio e ricostruzione della sezione di pavimentazione compromessa.
- Rinforzi localizzati, specialmente nei casi di cedimento del sottofondo.
- Monitoraggio strumentale per tenere sotto controllo le crepe evolutive e decidere il momento migliore per l’intervento.
Conclusione
Le crepe nelle pavimentazioni in calcestruzzo non sono sempre un problema grave, ma è fondamentale saperle leggere. Una fessura apparentemente innocua può essere il primo sintomo di un errore progettuale o di un danno strutturale più profondo.
Osservare, misurare con l’aiuto di un esperto e — quando serve — chiedere una valutazione professionale è la strada più sicura per proteggere la tua struttura, i tuoi investimenti e le persone che la utilizzano.
FAQ – Domande Frequenti sulle Crepe nei Pavimenti in Calcestruzzo
Quando le crepe nel pavimento sono pericolose?
Le crepe nel pavimento diventano pericolose quando superano i 0,3mm di larghezza, si allargano nel tempo o si accompagnano a dislivelli tra i lembi della fessura. Non tutte le fessurazioni sono preoccupanti, ma alcuni segnali richiedono attenzione immediata.
Le crepe più insidiose sono quelle che si formano per cedimento del sottofondo o movimenti strutturali, spesso accompagnate da avvallamenti o rigonfiamenti del pavimento. Se noti che le crepe pavimento si allargano progressivamente o compaiono nuove fessurazioni nelle vicinanze, è probabile che ci sia un problema attivo nel sottofondo.
Particolarmente pericolose sono le crepe che si estendono dalle pavimentazioni ai muri circostanti, indicando movimenti strutturali dell’intero edificio. In questi casi, il problema potrebbe derivare da problemi del calcestruzzo armato della struttura portante sottostante.
Se le crepe si accompagnano a difficoltà nell’apertura di porte, finestre che non chiudono più correttamente o crepe nei muri interni, è essenziale una valutazione strutturale completa per escludere problemi più gravi.
Cosa causa le crepe nei pavimenti in calcestruzzo?
Le crepe nei pavimenti in calcestruzzo hanno diverse origini, che vanno da fenomeni fisiologici del materiale a veri problemi strutturali. Conoscere le cause aiuta a valutare la gravità del problema.
Le cause più comuni includono il ritiro plastico nelle prime ore dopo il getto, che crea microfessure superficiali a reticolo generalmente innocue. Più preoccupanti sono le crepe da movimenti strutturali o cedimento del sottofondo, spesso causate da terreni non adeguatamente compattati o da carichi superiori a quelli previsti.
Gli errori di posa rappresentano un’altra causa frequente: vibrazione insufficiente, lisciatura prematura o condizioni climatiche sfavorevoli durante il getto possono compromettere la qualità del calcestruzzo. Questo tipo di problemi è spesso collegato a calcestruzzo depotenziato o danni alle opere in calcestruzzo per difetti costruttivi.
I sovraccarichi e gli urti, tipici nei pavimenti industriali, possono generare fessurazioni localizzate e profonde. Anche le variazioni termiche non gestite correttamente dai giunti di dilatazione causano crepe pavimento da movimento termico, problema frequente nelle grandi superfici senza adeguata progettazione termica.
Come distinguere le crepe pericolose da quelle normali nel pavimento?
Distinguere le crepe pericolose da quelle normali nel pavimento richiede l’osservazione di caratteristiche specifiche che indicano la natura e l’evoluzione del problema.
Le crepe innocue sono generalmente cavillature superficiali inferiori a 0,3mm, stabili nel tempo e distribuite uniformemente sulla superficie. Spesso hanno aspetto reticolato e interessano solo lo strato superficiale del calcestruzzo, senza attraversare l’intero spessore della pavimentazione.
Le crepe nel pavimento pericolose presentano invece larghezza superiore a 0,3mm, andamento lineare irregolare che può dividere una lastra in più zone, presenza di scalini tra i lembi, e soprattutto evoluzione progressiva nel tempo. Se accompagnate da fessurazioni del calcestruzzo strutturale circostante, indicano problemi sistemici.
Un segnale d’allarme importante è quando le crepe seguono pattern specifici: lungo i pilastri, in corrispondenza di carichi pesanti, o con direzioni che suggeriscono cedimenti differenziali. In questi casi, è fondamentale una valutazione strutturale del calcestruzzo per determinare se il problema interessa solo la pavimentazione o l’intera struttura dell’edificio.
Quando chiamare un tecnico per crepe nel pavimento?
Chiamare un tecnico per crepe nel pavimento è necessario quando le fessurazioni superano determinati parametri di accettabilità o mostrano segnali di evoluzione attiva che potrebbero indicare problemi strutturali sottostanti.
Contatta immediatamente un professionista se le crepe pavimento superano i 0,3mm di larghezza, si allargano visibilmente nel tempo, presentano dislivelli tra i lembi, o si accompagnano a avvallamenti e rigonfiamenti della superficie. Anche la presenza di più di 10 metri lineari di fessure per ogni 1000m² di pavimentazione richiede valutazione tecnica.
È essenziale l’intervento di un consulente per problemi del calcestruzzo quando le crepe si estendono dalla pavimentazione alle strutture verticali, indicando possibili movimenti dell’intero edificio. Questo tipo di lesioni può essere collegato a problemi più ampi della struttura in calcestruzzo armato.
La tempestività è cruciale: quello che inizia come una semplice crepa nel pavimento può evolvere in un problema strutturale costoso se non diagnosticato correttamente. Una valutazione della resistenza del calcestruzzo professionale può distinguere tra assestamenti fisiologici e veri difetti costruttivi, evitando interventi inappropriati o tardivi.
Quali sono i rimedi per le crepe nei pavimenti in calcestruzzo?
I rimedi per le crepe nei pavimenti in calcestruzzo dipendono dalla causa, dall’ampiezza e dall’evoluzione della fessurazione. Un intervento corretto richiede sempre una diagnosi preliminare per evitare soluzioni inefficaci.
Per crepe statiche inferiori a 0,3mm, spesso è sufficiente il monitoraggio nel tempo o trattamenti superficiali estetici. Le fessure più ampie richiedono iniezioni di resina epossidica per consolidamento e sigillatura, mentre crepe evolutive necessitano sistemi flessibili o elastici che assecondino i movimenti.
Nei casi più gravi, con crepe da cedimento strutturale, può essere necessario il taglio e la ricostruzione della sezione compromessa, accompagnato da rinforzi del sottofondo. Questi interventi richiedono competenze specifiche in problemi del calcestruzzo e tecniche di consolidamento avanzate.
È fondamentale evitare il fai-da-te: sigillare una crepa senza comprenderne la causa può mascherare un problema in evoluzione. Se le crepe sono collegate a difetti strutturali o calcestruzzo depotenziato, potrebbe configurarsi un caso di contenzioso edilizio con responsabilità dell’impresa costruttrice, rendendo essenziale una documentazione tecnica accurata prima di qualsiasi intervento.