Il calcestruzzo armato è uno dei materiali più utilizzati in edilizia e nel mondo delle costruzioni per la sua resistenza e durabilità. Tuttavia, anche una struttura in calcestruzzo ben progettata può presentare problemi strutturali nel tempo. Crepe, fessure, distacchi, rigonfiamenti e cedimenti sono spesso i primi segnali visibili di problemi nel calcestruzzo armato, che non devono mai essere sottovalutati.
In questa guida vedremo come riconoscere un problema strutturale nel calcestruzzo armato, quali sono i segnali da osservare, le cause più frequenti e quando è necessario intervenire con una valutazione tecnica.
Come si manifestano i problemi nel calcestruzzo armato
Crepe nei muri, solette e pilastri
Le crepe e le fessure sono tra i sintomi più evidenti di un possibile danno strutturale. Nel caso del calcestruzzo armato, possono indicare:
- errori di progettazione;
- eccessivi carichi statici o dinamici;
- degrado delle armature interne;
- degrado del calcestruzzo.
È importante prestare attenzione a:
- crepe orizzontali o oblique sui muri o setti portanti;
- fessurazioni verticali su pilastri e setti;
- fessure diffuse nei solai o nelle pavimentazioni.
Una diagnosi accurata richiede esperienza: non tutte le fessurazioni sono gravi, ma alcune possono nascondere problemi strutturali nel calcestruzzo armato già in fase avanzata. Per un approfondimento specifico sulle fessurazioni orizzontali, puoi consultare la nostra guida sulle crepe nei pavimenti in calcestruzzo.
Distacchi e rigonfiamenti del copriferro
Quando si verifica il distacco dello strato superficiale del calcestruzzo (il copriferro), spesso è un segnale di corrosione delle armature interne. Questa corrosione, col tempo, provoca la formazione di una microfessura, rigonfiamenti e la perdita di aderenza tra calcestruzzo e acciaio.
I segnali tipici sono:
- affioramento della ruggine;
- espulsione del copriferro;
- porzioni di calcestruzzo che si staccano facilmente al tatto.
In questo caso, è probabile che il problema non sia solo estetico ma strutturale, compromettendo la resistenza complessiva dell’elemento.
Quali sono le cause dei problemi nel calcestruzzo armato
Errori progettuali
Una progettazione incompleta o imprecisa può portare a sottodimensionamenti strutturali, errata disposizione delle armature o prescrizione di materiali non idonei. Tutti questi fattori aumentano il rischio di cedimenti prematuri.
Errori in fase di costruzione
Molti problemi del calcestruzzo armato derivano da una posa errata. Tra i più comuni:
- scarsa vibrazione e compattazione del getto;
- tempi sbagliati di maturazione;
- uso eccessivo di acqua nell’impasto;
- barre non posizionate correttamente;
- mancato rispetto del copriferro minimo.
Questi difetti spesso non sono visibili all’inizio, ma emergono nel tempo con crepe, deformazioni e degrado progressivo.
Azioni ambientali
Il calcestruzzo armato può essere danneggiato anche da fattori esterni, tra cui:
- il fenomeno naturale della carbonatazione;
- i cicli di gelo e disgelo;
- le infiltrazioni d’acqua;
- gli ambienti aggressivi (cloruri da sali disgelanti o lavorazioni industriali, solfati, ambienti marini, ecc.).
In particolare, l’umidità e i cicli di bagnato/asciutto accelerano il degrado provocato dal fenomeno della carbonatazione, favorendo la corrosione delle armature interne.
Quando preoccuparsi davvero?
Non tutte le fessure o i difetti superficiali sono segno di un cedimento imminente. Ma quando si parla di problemi nel calcestruzzo armato, ci sono alcuni segnali che non vanno assolutamente ignorati:
- la comparsa improvvisa di crepe profonde;
- i cedimenti localizzati nei solai o nelle pavimentazioni;
- la corrosione e la ruggine visibile in corrispondenza delle armature;
- gli spanciamenti o le deformazioni anomale nei pilastri;
- rumori secchi o vibrazioni insolite durante il carico.
In presenza di uno o più di questi sintomi, è consigliabile effettuare una valutazione tecnica specialistica per stabilire la natura e la gravità del danno.
Conclusione
I problemi nel calcestruzzo armato possono avere cause diverse e manifestarsi in modi più o meno evidenti. La chiave è intervenire tempestivamente, evitando che un piccolo difetto si trasformi in un danno strutturale esteso e costoso.
Un’analisi professionale consente di capire se si tratta di un’anomalia superficiale o di un cedimento strutturale in atto. Conoscere i segnali, sapere dove guardare e quando preoccuparsi fa la differenza tra una manutenzione ordinaria e un intervento urgente.